La prostatite è un infiammazione che interessa la prostata e tessuti circostanti provocando disturbi nella minzione e nella vita sessuale di un uomo.
È una patologia non grave (il mio medico l’ha chiamata addirittura “banale”) e si manifesta con disturbi fastidiosi che influenzano qualsiasi attività giornaliera.
In genere colpisce uomini che non hanno raggiunto ancora i 50 anni di età e non ha nulla a che fare con l’ipertrofia prostatica benigna che è un ingrossamento della prostata che si manifesta con l’avanzare dell’età.
Anzi molti dottori ne parlano come di prostatite giovanile in quanto insorge nel periodo di piena attività sessuale ( tra i 18 e i 45 anni).
I tipi di prostatite
La comunità scientifica ha identificato 4 tipi di prostatite a seconda di come si manifesta:
Prostatite batterica acuta: si manifesta con febbre alta e la sua principale causa è un’infezione batterica improvvisa. In genere dura pochi giorni e si risolve con antibiotici.
Prostatite batterica cronica: in questo caso i responsabili sono sempre i batteri, ma gli stessi infestano la prostata in modo lentamente con il passare del tempo. Gli antibiotici non risultano efficaci quanto nel primo caso.
Prostatite abatterica cronica: c’è totale assenza di batteri. Secondo i medici sembra che insorga senza un vero motivo scatenante, ma il più delle volte è correlato con un forte periodo di stress o comunque relativo alla psicologia.
Prostatite asintomatica: è un tipo di prostatite cronica che si sviluppa nel tempo in cui non ci sono batteri e non c’è infiammazione, per cui il soggetto può averla per anni senza mai accorgersene in quanto non si manifestano i tipici sintomi della prostatite.
Sintomi tipici della prostatite
I sintomi sono più o meno simili per tutti i tipi di prostatite ( tranne quella asintomatica) e variano di intensità, frequenza o numerosità a seconda del soggetto.
Ad esempio un soggetto può manifestare un sintomo piuttosto che un altro e con intensità e dolore differente. Inoltre possono risentire anche dei cambi di stagione.
I sintomi più comuni sono:
– Bruciore sulla punta del pene durante l’eiaculazione o la minzione
– Dolore perineale che si può estendere fino ai testicoli e all’ano
– Disuria, cioè difficoltà nell’urinare in quanto il getto si riduce notevolmente
– Iperpiressia ossia febbre molto alta improvvisa soprattutto nella prostatite acuta batterica
– Difficoltà nell’erezione e calo del desiderio sessuale
– Aumento della frequenza minzionale: si può fare pipì anche 12 – 15 volte al giorno
– Urgenza minzionale: quando si presenta la necessità di urinare, non si può aspettare altrimenti sembra che non si riesca a trattenere. Talvolta incontinenza da urgenza.
– Stipsi che rende l’evacuazione dolorosa
– Mal di schiena dovuto a una postura scorretta in seguito al fastidio
– Sgocciolio terminale, ossia 5 minuti dopo la minzione ci sono perdite di gocce di pipi
Diagnosi del medico
La diagnosi del medico potrà avvalersi di:
– Visita con domande sui fastidi e sui sintomi, sulle condizioni generali di salute, sulle abitudini sessuali e l’uso di farmaci
– Esplorazione rettale con il dito per verificare la consistenza della prostata
– Ecografia transrettale: una sonda viene inserita nell’ano al fine di analizzare le dimensioni e la superficie della prostata
– Ecografia vescicale per quantificare l’urina che rimane nella vescica dopo la minzione
– Analisi di laboratorio: urinocoltura, spermiocoltura per analizzare se nella pipì e nello sperma sono presenti batteri. Spermiogramma per analizzare la qualità degli spermatozoi e la loro motilità.
Cause della prostatite
Le cause della prostatite possono essere molteplici e concomitanti. È necessario capire bene quali sono le cause della propria condizione al fine di risolvere il problema.
Ecco le cause più comuni:
– Abitudini alimentari scorrette o consumo eccessivo di alcol
– Disordini intestinali come stipsi ed emorroidi
– Infezione batterica dovuta a Escherichia coli (nell’ 80% dei casi) e altri batteri
– Periodo di forte stress e ansia
– Traumi locali dovuti a Sport come ciclismo, l’equitazione o il motociclismo
– Traumi da catetere o tampone uretrale
– Prolungata eccitazione sessuale senza sfogo ( praticare il coito interrotto)
Se non si riesce ad identificare le cause dell’infiammazione, le probabilità che si ripresenti in seguito sono molto alte in quanto è facile che si attenui per un periodo per poi ricomparire.
Trattamento con farmaci
Il trattamento varia in base al tipo di prostatite:
Prostatite batterica acuta o cronica: quando vengono rilevati i batteri nelle urine e nello sperma il medico prescrive cicli di antibiotici della durata di 3-4 settimane o anche più in caso di necessità.
Insieme agli antibiotici vengono somministrati antinfiammatori per ridurre il dolore, alfa-litici e fitofarmaci per ridurre sintomi.
Prostatite cronica abatterica: in questo caso il medico non può fare nulla, deve essere il paziente a comprenderne e le cause psicologiche e di stile di vita che lo portano ad avere la prostata infiammata.
Dieta e prostatite
Accanto alla terapia antibiotica antinfiammatoria risulta essenziale evitare alcuni cibi come il caffè, il cioccolato, le farine raffinate, zuccheri e dolci, spezie, alcool, bevande gassate.
Al tempo stesso risulta fondamentale affiancare anche una dieta ricca di fibre, quindi frutta e verdura, legumi, cereali integrali, pesce ricco di Omega 3.
Sulla relazione tra dieta e prostatite ho scritto un articolo approfondito con la mia esperienza.
Hai una prostatite e sei stanco di fare visite su visite da urologi senza risolvere nulla? Guarda il video qui sotto!
